Da Quassù

Una piccola storia narrata attraverso gli occhi di una rondine innamorata di San Sperate

Recensione

"È un racconto che si perde nel tempo. Una storia di amicizia che, quando sono uscita dall'uovo la mia mamma mi ha raccontato ".

Nel sud della Sardegna, a pochi chilometri da Cagliari, esiste un posto straordinario chiamato San Sperate. Un luogo magico, in cui opere d'arte a cielo aperto si fondono e confondono con la quotidianità. Infatti, quello che fino al 1968 era un villaggio fatto di fango e paglia, oggi appare come un vero e proprio atelier aperto a tutti. Un luogo straordinario, realizzato grazie ad un collettivo di arditi artisti, in grado di trasformare il grigio e il marrone del passato in un vero e proprio dipinto. Spinti dall' arte e dall'obiettivo di di abbellire il proprio borgo, giovani e bambini iniziarono a dipingere e disegnare i muri del paese, attirando così curiosi e artisti da ogni parte del mondo.

Oggi a San Sperate si possono vedere più di 500 opere che trainano un raro messaggio artistico-educativo, guidato da tre storiche associazione (No arte, Antas e La maschera) abili a promuovere San SperArte, un progetto unico che, assieme a grafiche Ghiani, mira ad una valorizzazione culturale.

Tra le diverse iniziative nate da questo connubio, oggi ci ritroviamo a parlare dell’emozionale albo “Da quassù”, spinto dalle poetiche parole di Cristina Carboni, "figlia del paese museo", e dalle delicate illustrazioni di Flavia Cuddemi che, con le sue tecniche miste dominate dagli acquarelli, ci racconta visivamente le parole dell'autrice.

La storia, che in calce all'albo troviamo anche tradotta in lingua sarda (da Salvatore Mossa) e in inglese (grazie a Ellen Pala e Davide Artizzu), ci invita a volare insieme alle rondini di ritorno dall'Africa. La primavera, infatti, le riporta in Europa. Due di esse decidono di staccarsi dallo stormo e fermarsi in Sardegna, proprio dove le case sono colorate e le strade ricche di opere d'arte.

Una piccola storia narrata attraverso gli occhi di una rondine innamorata di San Sperate, che, vista dall'alto attraverso gli sguardi e le inquadrature inusuali, da voce ad un progetto straordinario a cui ispirarsi per dare colore e sorrisi alle nostre città, spesso troppo grigie.

Loris Gualdi